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Amazon, nel rispetto delle nuove norme dell’International Civil Aviation Organization, non spedisce più batterie e powerbank verso le isole italiane.
Non si tratta affatto di problemi temporanei ma di un drastico cambio nella politica di Amazon: il colosso americano ha istituito una nuova normativa per la sicurezza dei trasporti aerei che impedisce, già dal 1 Aprile, il trasporto di batterie al litio sciolte o di celle aggregate in battery pack sui voli passeggeri in stiva.
Da Aprile i clienti Amazon che acquistano dalla Sicilia, Sardegna e da altre località italiane, per lo più insulari, hanno infatti visto apparire la dicitura “Questo articolo non può essere consegnato in Italia (isole)” su svariati prodotti.

Batterie_AmazonPer la precisione, le località in questione sono: Sardegna, Sicilia, Venezia, Ponza, Capraia, Isola d’Elba, Isola del Giglio, Monte Argentario, Isole Tremiti, Bacoli, Capri, Ischia, Procida

Sulle pagine di aiuto (FAQ) è possibile trovare un apposito paragrafo che restringe la consegna dei prodotti in questione nelle isole italiane.

“Consegne nelle isole italiane”
“Tutti gli articoli che contengono sostanze infiammabili, pressurizzate, ossidanti, corrosive, pericolose per l’ambiente, irritanti o dannose, venduti e spediti da Amazon, non possono essere consegnati nelle isole italiane.”
Ciò appunto, fa riferimento esclusivamente ai prodotti venduti e spediti da Amazon: non ci sono le stesse restrizioni per un prodotto comprato su Amazon ma venduto e spedito da uno dei tanti store che usano Amazon come vetrina. Adesso la responsabilità è di chi spedisce.
Questo improvviso cambio di rotta è dovuto alle nuove normative in merito al trasporto di batterie al litio per via aerea in vigore dal 1° Aprile 2016:
“L’Icao ha deciso il bando delle spedizioni di batterie al litio nelle stive degli aerei passeggeri dal primo aprile 2016, per prevenire il rischio d’incendio. Potranno viaggiare sui cargo, ma con limiti.
L’ente internazionale che regola il trasporto aereo ha stabilito che dal primo aprile prossimo sarà vietato l’imbarco nelle stive di aerei passeggeri di spedizioni che comprendono solamente batterie agli ioni di litio, che potranno essere caricate sugli aerei full freight, purché la loro carica non sia superiore al trenta percento di quella massima possibile. Il divieto non vale per le batterie montate su attrezzature spedite o per quelli degli apparecchi dei passeggeri. L’Icao impone anche che tutte le batterie al litio dovranno superare i test UN38.3 T1-T8, che simulano il loro comportamento a diverse altitudini, sotto vibrazioni o stress, a specifiche temperature e durante forti impatti. Ci sono anche regole per l’imballaggio delle batterie imbarcate sugli apparecchi cargo.”

Fonte
Documento IATA completo

La normativa però non si applica il alcun modo a portatili, smartphone, macchine fotografiche digitali e ad ogni prodotto che ha all’interno una batteria al litio, anche separata dal prodotto stesso e inserita nell’imballo.
Rientrano però in questa categoria i battery pack USB e alcuni tipi di batteria singola, e questo per svariati motivi: il primo è che per la normativa queste batterie non possono essere spedite con una carica maggiore del 30%, e solitamente vengono spedite totalmente cariche, il secondo è che questi battery pack sono composti da più celle al litio e la normativa prevede un limite per numero di celle imbarcabili su un aereo e associabili in una batteria.

Questo però non è solo un caso italiano: Amazon.es per esempio non spedisce le batterie a Ibiza e Amazon Francia non le spedisce in Corsica. La norma vale in tutto il mondo e tutti dovranno adeguarsi anche perché da un mese a questa parte gli spedizionieri non accettano più spedizioni di determinati oggetti se non sono accompagnati da una serie di dichiarazioni di conformità.
Ricordate perciò di allegare tutta la documentazione necessaria per effettuare un reso o una spedizione che contenga una batteria al litio. Chi non lo farà rischierà una multa decisamente salata.